IL PAGELL ONE
Tornano le pagelle… scusate l’assenza ma siamo stati impegnati a 360° sulla beneficenza e sulla lotta alla SCA 2… ma non ci siamo dimenticati di voi… e soprattutto non ci siamo dimenticati di raccontarvi a modo quanto vissuto in quel di Oderzo… secondo pareggio consecutivo, fuori casa, contro la terza in classifica, senza ben 5 mancini…
MICHELE ROSSI alias “MICKEY”: inizia la partita in maniera polemica… e chiede alla panchina come mai a lui rompono sempre i co****ni col colore della maglia dei portieri mentre gli altri possono fare tutto quello che vogliono… caro Michele… l’unico capace di rispondere al tuo quesito sarebbe il Marchese del Grillo… che ti direbbe… “perché loro sono loro, e tu non sei un ca**o”… PERPLESSO
JAVIER GRANDE alias “IL TURISTA”: lui che ha giocato in tutte le squadre italiane e contro tutte le squadre italiane, a fine partita racconta di aver giocato contro Oderzo e ad Oderzo solo una volta… ed anche in quell’occasione Oderzo aveva pareggiato all’ultimo secondo con gol di Pikalek… il dejà – vu lo spiegavano bene in Matrix… “è un difetto di programmazione, una imperfezione del sistema, capita quando vogliono cambiare qualcosa in quello che sta accadendo”… ora hai capito a cosa si riferivano??… MORPHEUS
CORRADO SGARGETTA alias “CURRA”: inizia la partita con un rigore spettacolare… portiere col sedere per terra e gol… per i suoi è sempre una garanzia… negli ultimi minuti però ha l’arroganza di rubare palla ad un avversario, ma dalla regia gli suggeriscono di restituirla immediatamente… vista la pioggia di 2 minuti che si stava abbattendo sulla squadra negli ultimi 15 minuti (ben 5 esclusioni ndr) prova a prendere sfondo nel finale concitato ma viene mandato a casa senza nemmeno indugiare sull’eventuale concorso di colpa, probabilmente per lesa maestà… IMPERTINENTE
DAVIDE DI MAGGIO alias “JOE”: diciamocelo… non è la sua migliore prestazione… ma quando il gioco si fa duro, i duri si rimboccano le maniche e durante l’ennesima inferiorità numerica prima sigla il +1 a 40 sec dal termine e poi a 30 sec dalla fine recupera in difesa un pallone che sancisce di fatto la vittoria finale… perché tutto sommato si tratta di sport e di pallamano… mentre il passivo fischiato 6 secondi dopo aver recuperato una palla è tutta un’altra roba… forse quello che gli esperti del settore chiamano “timore reverenziale” che tutti hanno nei nostri confronti… MATCH WINNER
FILIPPO PASINI alias “PIPPO”: grandissima prestazione… la migliore fino ad oggi… sublime soprattutto nel primo tempo… fa gol e distribuisce assist… il pianto finale è lo sfogo di un ragazzo che domani si presenterà in palestra più forte e continuerà ad insegnare ai ragazzi le regole di questo fantastico gioco… non si difende in area… se stai fermo ed un avversario ti viene addosso è sfondo… non puoi fare più di 3 passi… e poi dovrà insegnargli che si deve accettare l’errore… perché è difficile contare i passi per qualcuno che non ha mai giocato a pallamano… riconoscere un fallo da uno sfondo… vedere il piede di un difensore in area… però non vorremmo essere nei suoi panni quando dovrà spiegare la regola del passivo… alzare la mano dopo 6 secondi è difficile da spiegare… perché alzare la mano è un gesto volontario che dipende da una scelta umana… e con le nostre scelte costruiamo il futuro… che può essere credibile o non credibile… non esistono sfumature… CONTINUA A CREDERCI
VESELIN HRISTOV alias “VESE”: l’ultima volta che era stato ad Oderzo si era ritrovato a difendere un suo compagno da un morso dell’avversario e beccarsi per questo 2 giornate di squalifica… non è che quest’anno gli vada molto meglio… nel finale è costretto a difendere per 2 o per 3 visto che negli ultimi 10 minuti la sua squadra ne passa ben 8 in semplice o addirittura doppia inferiorità numerica… qualcuno definisce la sua agitazione iniziale “ansia da prestazione”… ma iniziamo a sospettare che fosse “ansia da premonizione”… ANSIOGENO
NERIO ZALTRON alias “NERIO: lui che è uomo di mondo, grazie ai suoi continui viaggi argentini può atteggiarsi da esperto dell’emisfero australe… quindi passa la partita in modalità canguro… sempre con qualcuno attaccato al suo marsupio… pensando che fosse tutto consentito prova a restituire quanto ricevuto ma i risultati sono pessimi… per lui sono previsti sempre e solo 2 minuti… commovente nel finale il suo tentativo di difendere senza poter fare falli dopo oltre 1 minuto di attacco avversario… NON MOLLARE
ALESSANDRO BALDO alias “VALDO”: vista la moria di mancini parte da ala destra… inizia con timore fino a recuperare uno splendido pallone ed involarsi in contropiede… dopodiché durante un altro contropiede sente una vocina nella sua testa chiamargli una palla… e lui sui 6 metri pronto per tirare decide di ascoltarla con risultati nefasti… evidentemente è un giovane moderno… che durante la sua infanzia non ha mai guardato Pinocchio… mai ascoltare il grillo parlante al primo colpo… CREDULONE
GIOVANNI CABRINI alias “GIÒ”: si sta ritagliando il suo spazio nella squadra… è il nostro gigante buono… presto diventerà un fattore per questa squadra… nel senso agricolo del termine… arerà qualsiasi cosa gli capiterà sotto tiro… difensori avversari, portieri, ma anche pali e traverse… diamo tempo al tempo… nel frattempo ha l’umiltà di mettersi a disposizione della squadra… infatti nel momento del bisogno si ritrova a fare l’ala dx senza fiatare… SOLDATO
GIUSEPPE PASTORE alias “PASTU”: in panchina malconcio si ritrova ad essere il giocatore di campo più vecchio della squadra… dopo 40 minuti di panchina si alza, entra, assist, gol, rigore procurato, palla in difesa recuperata con uno sfondo durante una delle innumerevoli inferiorità numeriche del “concitato finale” … pochi minuti dopo stessa azione… stessa zona di campo…… stessi giocatori coinvolti… stessi movimenti… stessi arbitri… si tranquilli anche stessa inferiorità… ma risultato opposto… rigore per gli avversari… visto l’andazzo lo stupore sul suo volto nel non aver ricevuto anche un 2 minuti o una radiazione dall’albo è paragonabile solo a quello di un vecchio al bar a cui si chiede un asso di briscola mentre si gioca a scopa… SCONVOLTO
ILYA CREA alias “ILIAD”: in miglioramento… molto più presente e reattivo… 3 gol e quella grinta che sembrava assopita… finché non gli capita di difendere contro un pivot girato di faccia alla sua porta… sugli 8 metri… … con le braccia basse… e che fa un balletto sculettando degno del miglior Don Lurio… quindi completamente innocuo… e invece… apparentemente innocuo… perché nell’ormai famigerato “concitato finale” viene interpretata come una situazione pericolosissima… antisportiva… che gli causa uno scientifico 2 minuti… noi che siamo i suoi compagni gli avremmo dato anche l’ergastolo e forse la pena di morte… ASSASSINO
LUCIO RIBAUDO alias “LUCIO”: si presenta con una formazione iniziale imbottita di giovanotti… senza 5 mancini a referto ci sono n. 4 UNDER 20… n. 2 UNDER 21 … n. 5 UNDER 25… con un solo over 30 in campo dall’inizio… questo non basta a scalfire il superficiale e banale stereotipo di squadra anziana che non regge i 60 minuti… e che impietosamente si scioglie nel finale… poi da persona intelligente qual è si ferma a pensare… nei primi 45 minuti 2 sole esclusioni, partita in netto controllo e vantaggio anche di +5… mentre nel “concitato finale” con gli ultimi 8 minuti su 10 giocati in inferiorità numerica si arriva al pareggio… non siamo allenatori ma forse l’impietosa verità non è l’età… ma avere i santi in paradiso quando serve… ma soprattutto in terra… SAN PIETRO DACCI LE CHIAVI PURE A NOI